La seconda vita delle monete - Le spille smaltate

 

La seconda vita delle monete - 

Le spille smaltate

In questa rubrica saranno trattate di volta in volta le lavorazioni che permettono alle monete cadute in disuso di avere una “seconda vita”. In particolare, la moneta o ex-moneta che ha ispirato questo approfondimento e la rispettiva rubrica è lei:



             

Per confronto aggiungo subito una moneta “regolare” dello stesso tipo:

  


Approfondimento storico-politico

Abbiamo di fronte due monete coniate durante il pontificato di Pio IX, precisamente nel 1867 a Roma, dal valore di due lire. Pio IX è stato l’ultimo Papa ad esercitare un concreto potere temporale, all’epoca lo stato Pontificio si estendeva dall’Emilia Romagna alle Marche e all’Umbria oltre che al Lazio. Il territorio fu ridotto prima, nel 1860, dalla seconda guerra d’indipendenza e poi sottratto del tutto nel 1870, dall’ingresso nello Stato pontificio delle truppe del Regno d’Italia che ne decretarono la caduta.

Considerazioni

Ritornando alla ex-moneta, oramai spilla, a cui è dedicato l’approfondimento, si possono analizzare alcuni dettagli:

  •        La moneta sottoposta alla lavorazione postuma è in conservazione non altissima, sicuramente inferiore a quella proposta per confronto
  •     Per la colorazione sono stati rispettati i canoni delle raffigurazioni artistiche più popolari di Pio IX (Foto A)
  •     È stata smaltata la sola faccia della moneta ritraente il Papa (quello che viene definito “il dritto” della moneta), in virtù del fatto che l’altra sarebbe stata utilizzata per applicare la spilla

Da questi spunti possiamo trarre una serie di osservazioni. La moneta potrebbe essere stata scelta per diventare una spilla proprio in virtù della bassa conservazione, per renderla più apprezzabile; postulando che anche il dritto fosse in conservazione medio-bassa come il rovescio. Stiamo in tutti i casi parlando di una moneta coniata in 1.224.283 esemplari circa; quindi, altamente recuperabile dai collezionisti e che non ha una elevata rarità. La spilla è andata purtroppo persa e ne rimane solo il sostegno. C’è comunque da sottolineare che molti di questi lavori venivano effettuati nel XIX secolo da veri e propri artisti ed esperti in questi tipi di lavorazioni. Non si può quindi affermare in assoluto che tutte le spille siano state create con monete di bassa conservazione, ogni caso è da analizzare singolarmente.

La curiosità del pezzo sta nel fatto che è stata utilizzata una moneta italiana. Solitamente le monete più prese di mira da queste lavorazioni sono quelle inglesi, di tanti regnanti e valori differenti: vediamo qui l’esempio di un 6 pence (Foto B) e di un doppio fiorino della regina Vittoria (Foto C) e di una corona di Giorgio IV (Foto D).

         



Tante monetazioni sono state utilizzate per queste lavorazioni: da quella statunitense alla sud americana, da quella europea a quella asiatica. Seguirà un veloce riepilogo di monete smaltate e montate a spilla presenti nelle aste degli ultimi anni.

Stati uniti d’America

La moneta in foto è un mezzo dollaro in argento del 1853, dal peso di 12,40 grammi. La particolarità del pezzo è che non solo la moneta è stata smaltata e resa una spilla; ne è stata successivamente anche intagliata una parte per evidenziare la Libertà in forma di donna seduta.

Sud America

La moneta precedente è un 5 Pesetas in argento del 1880 dal peso di 25 grammi. In questa moneta la scelta è stata opposta a quella del due lire di Pio IX. Si è scelto di smaltare il rovescio invece del dritto, evidenziando lo splendido stemma del Perù.

Continuiamo con un’altra moneta sudamericana: 5 Pesetas 1879 del Venezuela, peso identico al 5 pesetas peruviano e stessa identica scelta per quanto riguarda il lato da smaltare.

Europa

Passiamo alla Francia, con uno splendido 5 franchi Erculeo del 1873 dal peso di 25 grammi.

Un altro straordinario lavoro è stato compiuto su questo Vereinsthaler del 1860 coniato a Francoforte in Germania, la casa d’aste sottolinea la grande diversità di colori utilizzati per effettuare la smaltatura.

Ultimo esemplare europeo è questo splendido Riksdaler svedese coniato nel1776 durante il regno di Gustavo III. Oltre alla spilla e agli smalti è stata aggiunto anche un bordo cordonato in argento che risulta essere la base della spilla.

Asia

Non poteva non apparire in questa rubrica una delle monete più collezionate nella monetazione orientale, ossia lo yen in argento della dinastia Meiji. L’esemplare in questione risale al 1893, 26° anno della dinastia (spero di essere riuscito a convertire il numero correttamente); si è scelto, a ragione, di mettere in evidenza il dritto della moneta dove domina incontrastato il dragone.

Le prossime due monete provengono dal Myanmar, vengono chiamate Silver Peacock Rupee (ovvero, la rupia d’argento del pavone) anche qui è evidente il gran gusto e la maestria con cui sono state effettuate le smaltature.


Ringrazio chiunque sia arrivato fino alla fine dell’articolo e ricordo che questo è solo il primo appuntamento della rubrica. Restate sintonizzati per proseguire il viaggio tra le nuove vite delle monete.


Per approfondire:

Provenienza delle foto delle monete usate nell'articolo: 
- Aste ebay attive ad oggi, 04/07/2023. (2 lire Pio IX, Foto B, C, D)
- Aste Baldwin of St. James:
Half dollar americano - Asta 26 lotto 704 (2018)
5 pesetas Perù - Asta 75 lotto 1640 (2012)
5 Francs Hercules - Asta 28 lotto 830 (2014)
Vereinsthaler - Asta 28 lotto 831 (2014)
Riksdaler - Asta 75 lotto 1641 (2012)
One yen - Asta 26 lotto 702 (2018)
Rupee Myanmar - Asta 26 lotto 701 (2018)

- Casa d'aste Ibercoin: 
5 Pesetas Venezuela - Asta 53 lotto 1576 (2021) 

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