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Visualizzazione dei post da luglio, 2024

L'influenza della monetazione italiana sui nominali d'oro ungheresi del quattordicesimo secolo

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In  " italian involvement in metal mining in the central slovakian region, from the thirteenth century to the reign of king sigismund of hungary " Martin Štefánik   ricostruisce la cronologia dei tipi monetali ungheresi in oro in quello che può essere definitivo, numismaticamente e storicamente, il "secolo italiano" dell'Ungheria. Il motivo va ricercato nella forte influenza che la monetazione italiana esercitò su quella ungherese e nella profonda penetrazione dei banchieri fiorentini nelle fila dell'organizzazione economico-politica ungherese.  Nella foto in alto: 1) Un fiorino fiorentino 2) Un fiorino ungherese coniato per Carlo d'Angiò (1325-1342) 3) Un fiorino ungherese coniato per Ludovico d'Angiò (1342-1382) 4) Un fiorino ungherese coniato per Maria d'Angiò (1382-1387) È evidente come i primi due stadi del neo coniato fiorino ungherese rappresentino una imitazione del fiorino fiorentino, vero e proprio protagonista dell'economia europea

Che conservazione ha? Le piastre da 120 grana di Francesco II

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Oggi viene inaugurata una nuova rubrica intitolata " Che conservazione ha? ". La speranza è che susciti interesse e partecipazione nei lettori del blog e che possa generare discussioni sempre costruttive. Il sistema è semplice: vi troverete di fronte esemplari di differenti conservazioni, che ovviamente saranno posti in ordine del tutto casuale lungo la pagina dell'articolo. Appuntate il grado di conservazione che credete sia adeguato per il tipo di moneta e poi andate a commentare il post su Facebook.  Buon divertimento, si comincia! Esemplare n. 1 Esemplare n. 2 Esemplare n. 3 Esemplare n. 4 Esemplare n. 5 Esemplare n. 6 Esemplare n. 7 In attesa di vivaci dibattiti, dichiaro concluso questo primo esperimento. Ringrazio chiunque abbia deciso di partecipare.